Il fazzoletto,
il chewingum, la cicca di sigaretta, l’involucro di un pacchetto di caramelle (
potremmo sfiziarci a più non posso con la lista) buttati dal finestrino di una
macchina in transito. Magari ironia della sorte, trasportati dal vento,
finiscono in un contenitore chiamato cestino.
La bottiglia di una
birra, il bicchiere di un cocktail, il piattino di una crepes con annessi
forchetta, coltello e tovagliolo (vuoi che chi la mangia non si debba pulire
per benino i baffi di nutella?!),abbandonati in un vicolo, come se lasciarli lì
volesse quasi dire “il netturbino cosa esiste a fare?!”.
Elettrodomestici di
vario genere adagiati ai cassonetti dell’immondizia perché non c’è più spazio
per loro e chi non deve farne più uso non ha più tempo e voglia di tornare a
buttarli il giorno dopo, quando la ditta addetta alla nettezza urbana ha
svuotato i cassonetti. Perché tenerli ancora a casa o in garage se invece
possono giacere indisturbati a fianco dei bidoni della spazzatura, che
male fanno?mica sporcano?
Il preservativo, la
salvietta intima, perché non gettarli proprio lì? Perché non poter fare fin in
fondo tutto selvaggiamente così come l’atto che si è appena consumato?
Il piscio, la cacca
(di animale e umana) davanti al portone di casa tua. Ma sì, in fondo
capisco bene: è così scocciante dover fare la fila per andare nel bagno del bar
che è molto meglio farla en plen air, dà più soddisfazione.
L’ombrello che, data
la forte folata di vento, si è rotto e ha perso la sua funzionalità, perché
aspettare di trovare un cassonetto per buttarlo, se posso lasciarlo
tranquillamente sul marciapiede? Tanto non mi serve più ormai.
L’elenco di
comportamenti di questo genere potrebbe continuare senza mai trovare fine.
Mi capita spesso di
osservare gesti che, definire incivili, significherebbe fare un complimento a
chi li compie.
Altrettanto di
frequente succede che mi ritrovi ad evidenziare la gravità del gesto,
biasimando chi lo ha compiuto, ma la stragrande maggior parte delle volte le
mie parole non vengono recepite come rimprovero e così scatta il sorriso di
colui che viene rimproverato, quasi a voler dire “su, dài, vorrai mica adirarti
sul serio per una mezza carta buttata a terra?! Vorrai mica dire che proprio
quel fazzoletto sarà la causa dell’inquinamento mondiale?!”
E così, anche se sotto
mio suggerimento, raccoglie il fazzoletto appena gettato, la volta dopo mi
ritrovo a fargli notare di essere nuovamente l’esecutore dello stesso identico
e ingiusto comportamento della volta precedente.
Allora, se non si
capisce l’importanza e l’aspetto grave di tali gesti, pongo la questione su un
altro piano, quello estetico.
Anche solo per un
senso di decoro e ordine dell’ambiente, non sarebbe meglio utilizzare gli
appositi cassonetti o cestini? Che questi esistano avrà un senso?
La stupidità umana non avrà mai fine se la sua vita sarà basata sulla paura. E' terrificante constatare che se non c'è la legge l'uomo non riesce a vivere amando e amandosi.
RispondiEliminaBel post!